Sismite: cos’è, strutture deformate

Sismite

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I sismiti sono letti sedimentario e strutture deformate da scosse sismiche. Il paleontologo tedesco Adolf Seilacher usò per la prima volta il termine nel 1969 per descrivere strati deformati da terremoti. Oggi, il termine è applicato sia agli strati sedimentari che alle strutture di deformazione dei sedimenti morbidi formate da scosse. Questo sottile cambiamento nell’uso tiene conto di strutture che potrebbero non rimanere all’interno di uno strato (ad esempio, dighe clastiche o vulcani di sabbia ).

Si raccomanda cautela quando si applica il termine a caratteristiche osservate sul campo, poiché caratteristiche dall’aspetto simile possono essere prodotti di perturbazioni sismiche o non sismiche. Esistono diversi sistemi di classificazione informali per aiutare i geologi a distinguere i sismiti da altre caratteristiche di deformazione dei sedimenti molli, sebbene non sia stato sviluppato un sistema formale e standardizzato.

I geologi utilizzano i sismiti, in combinazione con altre prove, per comprendere meglio la storia dei terremoti di un’area. Se è possibile determinare l’età e la distribuzione delle caratteristiche generate sismicamente, è possibile valutare l’intervallo di ricorrenza e il rischio di pericolosità sismica.

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